Il coraggio di essere felici

Il 22 settembre parteciperò a Women in Food organizzato da @cook.corriere e per l’occasione mi è capitato di riflettere sul valore della cucina, di questa pagina, del cibo nella mia vita. E mi è venuta in mente, come quando il sole colora la tua giornata, questa frase che mi avvolge tutta con un manto di profumi e vitalità: “Il coraggio di essere felici”.

A dire la verità qualche giorno fa uno stalker, attraverso il suo profilo e quello poi della sua fidanzata ha iniziato a prendermi in giro condividendo questo profilo Instagram come se una giornalista e una scrittrice non potesse occuparsi di legalità, politica (ho gettato il cuore sguarnito in quell’esperienza e con coerenza ho rinunciato poi a occuparmene giornalisticamente, quindi non cadrò nella trappola di chi riduce la passione e l’impegno in fallimento) e poi cucinare, ogni giorno, per e con i suoi figli e suo marito.

Oh, quanto coraggio ci vuole ad essere felici, ma felici davvero mentre altri cucinano la rabbia! A diciotto anni ho lasciato la mia famiglia e la mia terra, la Basilicata, per inseguire il mio posto nel mondo e questo distacco ha ispirato (anche se non sono autobiografici) i miei romanzi: “Verrà il Vento e ti parlerà di me” e “L’estate più bella della nostra vita” @garzanti , dove il tema del cibo, della famiglia, dei luoghi che influenzano la tua vita per sempre, è il filo portante.

Sono diventata giornalista professionista ancor prima di laurearmi, con la fame di chi ha fra le mani un privilegio (studiare, sentire questa attitudine nell’anima) e non vuole sprecarlo. E ho cucinato, sempre. Per i miei compagni, i miei colleghi, i miei figli, mio marito. Perché quando cucino io produco vita, accudisco chi amo, mi racconto. Come facevano le mie nonne Emma e Angelina, mia mamma e le persone che mi hanno ispirata e condotta fin qui, sui Navigli e fra le sue botteghe, a Pantelleria a coltivare capperi, fra le braccia dei miei in Basilicata. Questa pagina è una scelta di vita “a occhio”, è il risultato del “coraggio di essere felice”, se stessi, anche se non sempre è stato facile. Ed è buona (anche se ogni tanto brucia), come una torta appena sfornata.